Marco Saracino

Novità, guide e trick & tips di digital marketing

Novità, guide e trick & tips di digital marketing

Cosa sono e come funzionano le campagne drive-to-store

Le campagne drive to store sono una strategia di marketing digitale che mira a portare i clienti fisicamente nei negozi attraverso la pubblicità online. Queste campagne si concentrano sugli utenti che si trovano nei pressi di un’azienda fisica e li incoraggiano a visitare il negozio e li guidano attraverso i navigatori già presenti all’interno degli smartphone, da cui il nome “drive to store” -> “guida verso il negozio”

Le campagne di marketing digitale drive to store sono disponibili all’interno di varie piattaforme pubblicitarie fra cui spiccano Google Ads e di Facebook Ads che potranno sfruttare tutti i loro formati disponibili e la loro tecnologia di geolocalizzazione al meglio delle loro possibilità.

Pertanto la particolarità di queste campagne non è tanto la geolocalizzazione del target (funzione già disponibile per qualsiasi campagna online) ma il collegamento dell’annuncio stesso che a differenza delle campagne tradizionali non manda l’utente a visitare un sito, ad effettuare una chiamata o effettuare un acquisto online ma collega l’utente al direttamente alle coordinate geografiche del punto vendita, per visualizzare la posizione dell’azienda sulla mappa e fornire ai potenziali clienti informazioni dettagliate sulle indicazioni stradali e sulle ore di apertura.

Per quanto riguarda il mondo Google queste campagne sfruttano il collegamento fra Google Maps e Google My Business oppure sfruttano le ricerche sui motori di ricerca aggiungendo una particolare estensione geografica che collega l’indirizzo direttamente all’app di navigazione (quindi sempre Google Maps) predisponendo la navigazione verso il punto vendita.

Inoltre per le campagne drive-to-store, Google Ads offre una serie di strumenti specifici, come la funzione di “Local Inventory Ads“, che consente alle aziende di pubblicare informazioni sui loro prodotti tramite annunci google shopping, proprio per mostrare ai potenziali clienti cosa troveranno nelle loro attività fisiche. Infine, le aziende possono utilizzare le informazioni sulla posizione dei propri clienti per offrire loro offerte personalizzate o promozioni particolari per visitare il negozio.

Dati utili e principali metriche di misurazione

Ma se è vero che questi con annunci non generiamo visite al sito, lead o vendite online cosa potremmo tracciare e quali sono le metriche di misurazione? Qui una sintesi!

  1. Visite naturali e visite incrementali ovvero analizzare l’incremento delle visite nel negozio fisico.
  2. CPV o CPIV  (Costo per visita) (Costo per Visita incrementale)
  3. Frequenza di visite al negozio ovvero calcolare la frequenza di visite al negozio..
  4. Numero di impression prima della visita ovvero quante volte un messaggio pubblicitario è apparso sui dispositivi del cliente prima che quest’ultimo decidesse di entrare in negozio.
  5. Permanenza nel negozio che si ottengono incrociando i dati di geolocalizzaione successivi alla visita
  6. Distanza percorsa per raggiungere il negozio per capire quanta strada sono disposti a fare per raggiungerci
  7. Orari e giorni con maggiore affluenza per capire se spingere le campagne solo in certi orari piuttosto che altri

Se sei in procinto di partire con nuove campagne google ads oppure hai bisogno di una consulenza per le ottimizzazioni, le impostazioni degli obbiettivi, budget, settare le conversioni e i modelli di attribuzione ti invito a scrivermi una email e/o fissare una meet conoscitivo.

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